Chi compro al calciomercato? Ora te lo dice un computer

Una volta erano gli osservatori a segnalare questo o quel campione da comprare durante il calciomercato. Ora invece ci pensa un computer e pare che ci azzecchi Può una macchina riconoscere un campione meglio di un osservatore? È la sfida lanciata dall’algoritmo messo a punto da Wallabies, giovane startupmilanese: sulla base di 7 mila variabili rilevate in gara individual’acquisto ideale. Un anno fa fece centro con Ziyech, Neres e Lozano. Ora propone nomi già nel mirino di Milan, Inter e Atalanta

Un computer appassionato di calciomercato gira per gli stadi alla ricerca di calciatori: si è messo in testa di fare concorrenza agli uomini. Il mercato negli ultimi10 anni è diventato fenomeno di massa e passione popolare, ha occupato i palinsesti delle tv, ha scalato la classifica dei temi più discussi sui social. Ora sta diventando terreno di una battaglia tecnologica: può una macchina riconoscere un campione meglio di un esperto di pallone? E quindi, più realisticamente: può l’intelligenza artificiale aiutare un club nella ricerca di un calciatore? Le startup che si occupano di calcio non si contano e in fondo è logico: i ragazzi studiano ingegneria e programmazione, poi applicano la conoscenza a Messi e Ronaldo, i loro temi preferiti.

Wallabies, azienda milanese fondata nel 2016, ha puntato il bersaglio grosso. Sostiene di saper individuare i giocatori più promettenti al mondo grazie ad un al goritmo che incrocia 7.000 variabili rilevate durante le partite. Il punto di partenza sono le azioni che vediamo tutti: un passaggio da un punto all’altro delcampo,un pallone recuperato,un tiro. La sfida è capire se un computer, confrontando miliardi di dati, sappia individuare le alipiù forti, i terzini piùpromettenti, gli attaccanti capaci disvoltare conuna stagione alla Piatek. Il mondo del calcio in questi casi si divide. Una minoranza vede un’opportunità: se nell’elenco dei migliori centrali Under 23 compare uno slovacco semisconosciuto,perché non andare a vederlo? La maggioranza invece è scettica, convinta che nessun computer possa sostituire l’occhio di un osservatore, quella capacità istintiva di riconoscere un talento sviluppata in anni di viaggi e partite.

Wallabies un anno fa ha lanciato la sfida con una mail alla Gazzetta: ha scelto 10 acquisti ideali, calciatori da comprare a cifre accettabili (dai 5 ai30 milioni), valorizzare e rivendere. Com’è andata? Alcuni hanno deluso: Alireza Jahanbakhshal Brighton non ha mai segnato in 1.022 minuti (!), mentre Emre Akbaba è stato acquistato dal Galatasaray ma ha passato un anno in modo piuttosto anonimo tra campo e panchina. Altri hanno fatto benissimo:Ziyeche David Neres sono due delle ragioni per cui l’Ajax ha eliminato la Juve in Champions, mentre Hirving Lozano ha conquistato tutti – Napoli in testa – sia al Mondiale sia al Psv. Conclusione: è difficile dire se un computer possa orientare il mercato di Juventus , Intere Milan – anche perché le carriere dipendono da mille fattori tecnici, psicologici, ambientali – ma la sfida del computer è curiosa. E Wallabies, per il 2019, ci riprova con altri 10calciatori. Questi:

  • Steven Bergwijn (Psv) – Ala olandese, 21 anni, per il computer paragonabile a Raheem Sterling, l’ultimo cult di Guardiola che nel tempo libero decide la Premier per il City. Bergwijn è meno noto masembra costi già35-40 milioni. L’Inter si è messa in fila.
  • Robert Skov (Copenaghen) – Uno scherzo della natura, un esterno di centrocampo da 29 gol in Danimarca, molti tra rigori e punizioni. Mancinissimo del ’96 che gioca a destra, per il computer tra i primissimi da portare in Italia. Già seguito dall’Atalanta.
  • Dani Olmo (DinamoZagabria)– Spagnolo cresciuto nel Barça emigrato in Croazia, conosciuto in Italia come obiettivo del Milan. Trequartista o esterno, classe ’98, per Wallabies il primo tra i trequartisti europei Under 21.
  • Fedor Chalov (Cska Mosca) – Pare che da piccolo volesse diventare un pianista, a 21 anni fa l’attaccante e segna per il Cska:15 gol in 30 partite. L’intelligenza artificiale dice che per attitudini ricorda Timo Werner: poteva andare peggio…
  • Denzel Dumfries (Psv) – Il nuovo terzino destro dell’Olanda.Originario di Aruba, fisico XL, titolare tra Bolandese ed Eredivisie da quando aveva 19 anni. Ora ne ha 23 e per l’algoritmo è prontissimo per il massimo livello.
  • Srdan Babic (StellaRossa) – Altro’96, difensore centrale della StellaRossa. Il computer lo esalta e dice che, tra i centrali Under 21, è stato il quarto per rendimento:meglio di lui solo DeLigt, Militao e Ibrahima Konaté.
  • Dennis Man (Steaua) – Ventenne da 19 gol negli ultimi due campionati in Romania, nel 2016 è stato pagato 400.000 euro, con cui ora al massimo lo si noleggia per due partite. Mancino di tocco che gioca a destra, non lontano da Berardi.
  • Nikola Moro (Dinamo Zagabria) – Milan secondo estratto. Ventunanni e qualche mese, per il computer il miglior centrocampista giovane in tutta Europa, per la stampa un pallino di Boban. Costo probabile? Tra i 10 e i 15 milioni.
  • Victor Osimhen (Charleroi) – Un fuoco d’artificio nel 2015: capocannoniere del Mondiale Under 17. Prestato dal Wolfsburg allo Charleroi, dove ha ripreso a segnare. Descrizione: una freccia d’attacco di vent’anni, per il computer è la punta migliorata di più nell’ultimo anno.
  • Marko Gobeljic (Stella Rossa) – Il meno giovane della compagnia. Terzino classe ’92 che spinge e sa segnare, visto contro il Napoli in Champions. Il mercato parla pochissimo di lui ma il computer lo consiglia a tutte le squadre di medio-alto livello. Inbocca al lupo…
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