Inter – Lukaku ancora troppi ostacoli

La distanza fra i due club rimane troppo distante e mentre si aspettano nuove notizie il Manchester non sipriva del suo attaccante e lo fa giocare nelle amichevoli.

Verità o provocazione? In Australia il Manchester United pare pronto a riabbracciare Romelu Lukaku. Quantomeno a riaprirgli le porte del campo. Il tecnico Solskjaer ieri ha annunciato la presenza del belga nell’amichevole contro il Leeds: «È pronto». Potrebbe essere una strategia per far uscire l’Inter allo scoperto o quantomeno un invito ad accelerare la stipula dell’offerta ufficiale che dovrebbe in qualche modo far entrare nel vivo la trattativa. Analizzando con distacco le frasi del tecnico dello United, sembra tutto sommato un azzardo l’idea di rimandare Lukaku in campo per un test amichevole proprio nel momento più delicato della trattativa. E se il belga dovesse subire un duro colpo o peggio ancora accusare qualche guaio muscolare, cosa succederebbe alla trattativa? La sensazione è che il Manchester adesso abbia fretta di capire se l’Inter è davvero disposta al sacrificio per arrivare a Lukaku, per cui la richiesta non è mai cambiata: 83 milioni di euro. Cifra troppo alta per l’Inter, che al massimo potrebbe arrivare a 65 milioni pagabili in tre anni, più una serie di bonus per salire fino ai 70 e passa milioni. Insomma, la distanza c’èedifficilmente si colmerà. Quantomeno in tempi brevi.

IL TEMPO STRINGE

Sempre Solskjaer ieri ha aggiunto: «Il giorno in cui inizieremo il campionato avremo dei giocatori che daranno tutto per la squadra». Tradotto: se Lukaku resterà a Manchester, darà il cento per cento per gli obiettivi del club, e finché sarà un giocatore dello United si allenerà al massimo. Ecco, la tempistica come ogni cosa vuole la sua parte. Sabato a Singapore Inter e Manchester si sfideranno per l’International Champions Cup e la soluzione migliore per i due club sarebbe quella di trovare una bozza di accordo prima di quel match. Anche perché lo United vorrebbe rientrare dall’Asia con la certezza di avere o meno il belga per la prossima stagione: il debutto in Premier è previsto il 10 agosto e il mercato in Inghilterra chiuderà l’8. Per questo è logico pensare che la trattativa per Lukaku non possa andare oltre il 25 luglio: per trovare un sostituto all’altezza occorrerà tempo e il margine di due settimane appare già risicato.

AFFARE IN SALITA

Intanto l’Inter è sbarcata in Asia, senza un vero centravanti degno di rilievo. Una situazione che Conte avrebbe voluto evitare e che rischia comunque di restare tale ancora per un po’. Al momento infatti l’affare Lukaku sembra piuttosto in salita, perché difficilmente l’Inter si spingerà oltre all’offerta già citata e il Manchester ha già fatto sapere di non essere disposto a fare alcun tipo di sconto. Del resto lo United non è club che ama lesinare sugli affari di mercato, come racconta il recente acquisto di Maguire per 89 milioni. Implicitamente sembra un messaggio: quando si vuole un giocatore, si fa di tutto per comprarlo. L’Inter – malgrado l’uscita dal settlemement agreement con la Uefa — non sembra affatto in vena di fare follie. E 83 milioni oggi sono una cifra praticamente inaccessibile per il club nerazzurro. Lukaku attende fiducioso, forte di un accordo con l’Inter già trovato. Ma realisticamente il suo futuro in nerazzurro è tutt’altro che scontato.

I PROSSIMI IMPEGNI DEI DUE CLUB

• Singapore: 20 luglio INTER – MAN. UNITED
• Nanchino: 24 luglio INTER – JUVENTUS
• Macao: 27 luglio INTER-PSG
• Londra: 4 agosto TOTTENHAM – INTER
• Valencia: 10 agosto VALENCIAI- NTER

I NUMERI DI LUKAKU

• 83 I milioni di euro richiesti dallo United per la cessione di Romelu Lukaku

• 113 Le reti segnate in Premier League dal centravanti belga con le maglie di Chelsea, West Bromwich, Everton e Manchster United

La Gazzetta dello Sport 17 luglio 2019

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