Una VAR pirandelliana
Un caso, nessuna certezza, centomila interpretazioni: la moviola in campo doveva portare chiarezza ed infallibilita´invece mancano decisioni oggettive. Lettera aperta a Nicchi
Egregio signor Nicchi,
con questa mia voglio significare la perplessità di molti sportivi per la preoccupante svolta della VAR che aveva promesso l’Eldorado della giustizia infallibile e invece ha preso una deriva pirandelliana: un caso, nessuna certezza, centomila interpretazioni. Mi perdoni se faccio riferimento al suo cognome. Per la Treccani il verbo “nicchiare” significa “mostrarsi incerto, esitante, indugiare a prendere una decisione”.Questo è il punto. Gli arbitri nicchiano troppo e se nicchiano loro, nicchiamo tutti.
Mancano certezze oggettive. Lo stesso tocco di mano può essere considerato da rigore o meno, lo stesso movimento del braccio congruo o incongruo. Quando un arbitro disegna nell’aria il famigerato quadrilatero, riviviamo l’attesa che alimentava un tempo il vecchio Mike alla “Ruota della fortuna”.Può uscire di tutto. Manca solo la musichetta: “Gira la ruota!”
Le nuove norme in materia, che avrebbero dovuto semplificare le scelte, hanno in realtà infoltito e ingarbugliato la casistica. In che lingua, poi? Signor Nicchi, lei è nato in provincia di Firenze, accanto alla Certaldo del Boccaccio, nella culla del dolce idioma di Dante e Petrarca. “Chiare, fresche, dolci acque…”. Ascolti: «Le suddette infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani/braccia del calciatore proveniendo dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro
calciatore che è vicino». Questo è italiano da cartellino rosso.
Dante usava “nicchiare” nel senso di “lamentarsi”. Canto XVIII dell’Inferno. “Quindi sentimmo gente che sinicchia”. Le gente nicchia, si lamenta, anche per il concetto di “contatto” che di per sé non è reato, essendo il calcio sport di contatto. Ma ormai, al primo urto in area, l’attaccante smolla le
ginocchia e implode come un palazzo abusivo imbottito di tritolo. E la Var spesso lo premia.
Signor Nicchi, serve una chiarezza dantesca: colpa, pena, stop.Non è che Minosse, all’ingresso dell’Inferno, riveda i peccati alla Var. No, giudica senza nicchiare. Sei un violento? Immerso nel sangue bollente. Stop. Giustizia veloce, certa, senza zone grigie. Se la meriterebbero quei poveri mister che oggi passeggiano in attesa della sentenza VAR come padri fuori dalla sala parto. Potessero, riempirebbero di mozziconi l’area tecnica.
Faccia qualcosa, signor Nicchi. Se nicchiate voi, nicchiamo tutti.